Quella di mercoledì 12 dicembre è stata certamente una bella occasione per la popolazione di Germanedo, e di tutta la zona 4, per fare sentire la propria voce in merito allo scellerato progetto di edificazione dell’area Pagani.
Con altrettanta certezza, è stata un’occasione persa da parte di coloro che avrebbero dovuto essere gli interlocutori principali. E il disappunto dei cittadini nei confronti dell’ingombrante assenza di coloro che sono chiamati a decidere delle sorti della nostra città, non ha mancato di farsi sentire.
Il gruppo “ViviaAMO Germanedo”, forte della numerosa presenza alla riunione di mercoledì, della massiccia adesione alla raccolta firme, e alle richieste di radicalità espresse dalla platea, rilancia il proprio impegno per una politica urbanistica più attenta alla vivibilità e all’identità della nostra città e si ripromette di mettere in campo ogni strumento lecito per fermare la costruzione dei 191 appartamenti che graveranno in maniera pesantemente invasiva sul già delicato equilibrio della zona in questione.
L’impegno del nascituro comitato prosegue e non vuole limitarsi alla sola questione dell’area Pagani. Tutta la nostra città, infatti, è esposta al rischio di una cementificazione indiscriminata che ha come unico risultato il peggioramento della qualità della vita di chi vi abita e di chi verrà ad abitarvi spinto dall’illusione di approdare in una cittadina bella e vivibile.
Il desiderio dei promotori è quello di riuscire a “fare rete” con altri movimenti analoghi che sono nati o vorranno nascere per esprimere il proprio malessere di fronte alle storture che stanno sfigurando la nostra città e minando il benessere di chi la abita.
È del resto già stato dimostrato, non da ultimo dalla mobilitazione contro la costruzione del porto turistico delle Caviate, che, in un panorama socio-politico dove sembra essersi perso il senso della democrazia e del buon governo, la voce dei cittadini, se ben espressa, ha ancora un peso e può ancora contribuire a cambiare le cose, soprattutto quando le azioni degli amministratori sono palesemente contrarie al buon senso e alla ricerca del bene comune.
Auspichiamo dunque che l’attenzione su queste tematiche rimanga alta e che la partecipazione popolare, come già avvenuto in questi giorni, non manchi di essere numerosa e attiva, per poter riuscire nell’intendo di dare un’impronta più vivibile e sostenibile alla nostra città.
Il gruppo “ViviAmo Germanedo”
venerdì 21 dicembre 2007
lunedì 3 dicembre 2007
ViviAMO Germanedo
Da quanto apparso sui giornali locali risulta essere imminente la costruzione, nella zona dell'ex Pagani, di un complesso residenziale che prevederà 190 nuovi appartamenti.
A nostro avviso la costruzione di questo nuovo agglomerato non ha alcun senso, per molteplici ragioni:
· La zona interessata è già stata oggetto di numerose costruzioni di una certa entità che si sono aggiunte a quelle già esistenti che raccolgono da decenni numerrosissime persone. Il complesso che sorgerà sull'area del ex-Pagani, si incuneerà tra le case popolari del villaggio e quelle di via Belfiore, già molto popolose. Appena adiacenti si trovano Lecco più, il complesso sopra l'Iperal, le Gescal, e le nuove costruzioni sorte sull'area ex-Sae. Senza citare i nuovi agglomerati sorti in zona Via Rovinata.
· Le strade su cui insisteranno tali nuove abitazioni sono già sature, anche perchè sono interessate dal traffico diretto all'ospedale, ai centri commerciali, ai sindacati, agli imbocchi delle gallerie degli attraversamenti cittadini. La vivibilità della zona e la qualità dell'aria verranno senza dubbio ulteriormente compromesse quando la situazione delle nostre strade risulta già piuttosto critica.
· Verrà a verificarsi un grave problema di carenza di parcheggi. Il nuovo edificio, che per legge dovrebbe disporre di un numero di posti auto proporzionale al numero dei residenti, ne sarà, per ragioni tecniche, carente. Questi posti mancanti verranno monetizzati e il corrispettivo verrà versato al Comune di Lecco, cosa che però non risolverà la mancanza di spazi destinati al parcheggio delle auto.
· Non sembra esserci nessun tipo di interesse per la promozione di aree verdi all'interno della città. Ormai trovarne di significative, fatta eccezione per i parchi storici, è un’impresa a dir poco ardua.
Queste sono solo alcune delle ragioni più macroscopiche.
È evidente come tutto ciò sia un grave colpo inferto alla qualità della vita degli abitanti della nostra zona. Siamo convinti che sia necessario prendere una posizione e farsi sentire, tramite una raccolta firme da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale.
Il gruppo promotore
A nostro avviso la costruzione di questo nuovo agglomerato non ha alcun senso, per molteplici ragioni:
· La zona interessata è già stata oggetto di numerose costruzioni di una certa entità che si sono aggiunte a quelle già esistenti che raccolgono da decenni numerrosissime persone. Il complesso che sorgerà sull'area del ex-Pagani, si incuneerà tra le case popolari del villaggio e quelle di via Belfiore, già molto popolose. Appena adiacenti si trovano Lecco più, il complesso sopra l'Iperal, le Gescal, e le nuove costruzioni sorte sull'area ex-Sae. Senza citare i nuovi agglomerati sorti in zona Via Rovinata.
· Le strade su cui insisteranno tali nuove abitazioni sono già sature, anche perchè sono interessate dal traffico diretto all'ospedale, ai centri commerciali, ai sindacati, agli imbocchi delle gallerie degli attraversamenti cittadini. La vivibilità della zona e la qualità dell'aria verranno senza dubbio ulteriormente compromesse quando la situazione delle nostre strade risulta già piuttosto critica.
· Verrà a verificarsi un grave problema di carenza di parcheggi. Il nuovo edificio, che per legge dovrebbe disporre di un numero di posti auto proporzionale al numero dei residenti, ne sarà, per ragioni tecniche, carente. Questi posti mancanti verranno monetizzati e il corrispettivo verrà versato al Comune di Lecco, cosa che però non risolverà la mancanza di spazi destinati al parcheggio delle auto.
· Non sembra esserci nessun tipo di interesse per la promozione di aree verdi all'interno della città. Ormai trovarne di significative, fatta eccezione per i parchi storici, è un’impresa a dir poco ardua.
Queste sono solo alcune delle ragioni più macroscopiche.
È evidente come tutto ciò sia un grave colpo inferto alla qualità della vita degli abitanti della nostra zona. Siamo convinti che sia necessario prendere una posizione e farsi sentire, tramite una raccolta firme da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale.
Il gruppo promotore
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